Popolo San Namibia Mokoro

Popolo San in Namibia – I veri custodi della terra

Per comprendere a pieno la cultura del popolo San in Namibia e scoprire i veri custodi della terra, è indispensabile esplorare questo straordinario paese africano. Quando si decide di intraprendere un viaggio nella regione meridionale del continente, il desiderio di visitare luoghi remoti e diversi è spesso accompagnato dalla curiosità di immergersi in una natura affascinante e selvaggia, spesso ammirata solo attraverso documentari mozzafiato.

Il popolo San in Namibia: i custodi della terra

Per comprendere appieno la cultura del popolo San in Namibia e scoprire i veri custodi della terra, è indispensabile esplorare questo straordinario paese africano. Quando si decide di intraprendere un viaggio nella regione meridionale del continente, il desiderio di visitare luoghi remoti e diversi è spesso accompagnato dalla curiosità di immergersi in una natura affascinante e selvaggia, spesso ammirata solo attraverso documentari mozzafiato.

Tuttavia, non si dovrebbe trascurare l’enorme arricchimento personale che deriva dall’interazione con popolazioni che ancora vivono in armonia e simbiosi totale con l’ambiente naturale e le sue leggi. Questa connessione con la terra è profondamente radicata nella scelta, nella tradizione, nella necessità e, semplicemente, nel modo di essere di queste persone straordinarie.

Popolo San Namibia Deserto del Kalahari

Il mio viaggio in Namibia alla scoperta del popolo San e degli Himba

Durante il mio viaggio in Namibia, ho avuto il privilegio di vivere un momento magico incontrando alcuni veri rappresentanti degli antichi popoli San e Himba. Questi incontri mi hanno permesso di immergermi nel cuore delle loro tradizioni millenarie, consentendomi di comprendere appieno il legame profondo che li unisce alla terra. Il popolo San in Namibia, noto anche come boschimani, è una delle comunità indigene più antiche al mondo. Custodi dell’antica saggezza e dei segreti della natura, hanno mantenuto vive le loro tradizioni nonostante le sfide imposte dalla modernità.

I San sono famosi per la loro conoscenza eccezionale delle piante e degli animali del deserto, utilizzando abilmente le risorse naturali per sopravvivere in un ambiente ostile. La loro saggezza ancestrale si basa su un profondo rispetto per l’equilibrio dell’ecosistema e la conservazione delle risorse naturali. Attraverso la caccia, la raccolta e la condivisione delle conoscenze, i San hanno imparato a vivere in armonia con la terra, diventando autentici guardiani dell’ambiente circostante.

Il popolo Himba

I Himba, un altro popolo indigeno della Namibia, sono noti per la loro forte connessione con la terra e la loro abilità nel gestire le risorse naturali in modo sostenibile. Riconoscibili per la loro distintiva pelle rosata e i capelli intrecciati, i Himba hanno sviluppato una profonda comprensione delle piante e delle erbe locali, utilizzandole per la medicina tradizionale e il sostentamento quotidiano. La loro presenza e la loro cultura rappresentano una testimonianza vivente della ricchezza e della diversità della Namibia.

Il popolo San in Namibia

Minuti e piccoli di statura, zigomi alti e occhi dal taglio orientale, carnagione olivastra che invecchia prematuramente rendendoli molto rugosi, i Khoi San, (noti anche come Boscimani, uomini del bush, dal nome attribuito loro dagli inglesi) vivono da oltre 20.000 anni nell’area del deserto del Kalahari, di cui una parte si trova oggi dentro i confini della Namibia. Oggi molti di loro si sono avvicinati alla cultura contemporanea ed entrano in contatto con noi viaggiatori nei Living Museums, villaggi aperti ai visitatori, dove mostrano le antiche tradizioni San e tramandano la loro ancestrale cultura. E’ dal racconto di un simpaticissimo giovane San, conosciuto nella mia visita ad uno di questi “musei viventi”, che ho scoperto ad esempio che l’invenzione del Braai, il tanto amato barbecue sudafricano, così come del Biltong, l’appetitosa carne secca, sono da attribuire proprio al popolo San in Namibia!

Popolo San Namibia

Nomadi raccoglitori e cacciatori, i San si cibavano principalmente di radici e bacche, di insetti, scorpioni, rane e serpenti e quando riuscivano a cacciare selvaggina, con trappole ingegnose, frecce e lance avvelenate, mangiavano carne o la conservavano per tempi meno fortunati. La loro capacità di adattamento ad un ambiente naturale così inospitale mi ha davvero colpito. Pensare che nelle difficili condizioni del deserto namibiano, fatto di sabbia, boscaglia e scarsissime precipitazioni, loro abbiano continuato a muoversi, cacciare, vivere per secoli, e guardare me, che per una semplice passeggiata, mi sono ben attrezzata con scarponcini da trekking, occhiali da sole e borraccia, mi ha fatto sorridere e riflettere…

Ho continuato a sorridere, anzi sono scoppiata a ridere quando, con goffi tentativi, ho cercato di riprodurre gli impossibili suoni palatali che la mia giovane guida mi invitava a ripetere. Il linguaggio del popolo San in Namibia, caratterizzato da suoni a “click”, prodotti schioccando la lingua contro il palato, i denti o le labbra, è davvero unico. Ci sono oltre 20 click diversi, che poi – incredibile a dirsi – vengono anche trascritti foneticamente usando simboli non alfabetici come punti esclamativi o barre verticali (“ǀ”) o addirittura cantati, come nella famosa “The click song” di Miriam Makeba!

Le incisioni rupestri del popolo San in Namibia

Popolo San Namibia

Diario di Bordo: “Mi ha molto affascinato apprendere delle numerose incisioni rupestri San che testimoniano la loro abilità artistica, e mi sono ripromessa di fare un altro viaggio in Namibia proprio per ammirare queste testimonianze lasciate a Twyfelfontain, in Damaraland e nella regione di Erongo. Ma ciò che mi ha maggiormente colpito nei racconti del mio nuovo giovane amico, è stato apprendere che il popolo San in Namibia seppellisce i morti in posizione fetale, con le ginocchia raccolte al petto, come a voler simulare un ritorno nel grembo di Madre Natura e a sigillare per sempre il legame con la severa e benevola terra che li ha sostenuti in vita”.

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