Tra le innumerevoli meraviglie della Namibia, come il deserto del Namib, il deserto del Kalahari e il sito di Twifelfontain, vi è anche uno dei parchi nazionali più importanti al mondo: l’Etosha National Park. Situato nella parte settentrionale della Namibia, questo grande parco nazionale si estende per oltre 22.270 km² e rappresenta uno dei luoghi più iconici per chi desidera fare safari in Africa.
Origine del nome
Il nome Etosha National Park deriva dalla parola “Etosha” in lingua oshivambo, che significa “grande luogo bianco“. Questo nome descrive perfettamente la vasta depressione salina, l’Etosha Pan, che copre circa il 25% del parco e si presenta come un deserto bianco durante la stagione secca. La scintillante crosta salina di questa superficie crea un paesaggio surreale e unico, offrendo un habitat speciale per numerose specie di animali. Grazie a queste caratteristiche distintive, il Parco Etosha è oggi una delle mete più ambite in Africa.
Storia del parco di Etosha
Il Parco nazionale Etosha ha una storia affascinante che risale al XIX secolo, quando l’area fu scoperta dagli esploratori europei. Il deserto salino dell’Etosha Pan, presente nel cuore del parco, fu avvistato per la prima volta nel 1851 dai pionieri Charles John Andersson e Francis Galton, che ne rimasero colpiti per l’abbondanza di fauna selvatica. Pochi anni dopo, nel 1876, il commerciante americano G. McKeirnan descrisse l’area come un luogo straordinario, dichiarando che “tutti gli zoo del mondo non potrebbero eguagliare ciò che ho visto”.
Creazione della riserva ed evoluzione
Il Parco fu fondato nel 1907, quando la Namibia era ancora una colonia tedesca. Inizialmente venne proclamata come riserva di caccia. All’epoca era la più grande riserva faunistica del mondo, ma il parco venne progressivamente ridimensionato negli anni ’60 fino a raggiungere l’attuale estensione.
Trasformazione in parco nazionale
La riserva di caccia fu elevata al rango di parco nazionale nel 1958, una svolta significativa che favorì una gestione più rigorosa della biodiversità e degli habitat. Questo cambiamento permise un maggiore controllo sulla fauna in modo tale da proteggere le popolazioni di elefanti, rinoceronti, leoni e altre specie presenti del parco.
Situazione attuale
Oggi il Parco nazionale Etosha è uno dei principali santuari della fauna africana e una delle destinazioni più popolari per fare safari in Namibia. Questa realtà continua a rappresentare un’area fondamentale per la conservazione della natura in Africa.
Geografia del Parco nazionale Etosha
La geografia del parco si distingue per una vasta depressione salina, savane aride e un’ampia rete di pozze d’acqua che costituiscono i principali punti di avvistamento della fauna, specialmente durante la stagione secca. L’Etosha Pan, può allagarsi quando le piogge sono abbondanti grazie ai fiumi Ekuma e Oshigambo, creando un habitat temporaneo per diverse specie animali.
All’interno del parco, le pozze d’acqua sono circa 86, sia naturali sia artificiali, e si rivelano vitali per gli animali durante i periodi di siccità. Le oltre 3.500 km di strade sterrate che attraversano il parco sono ben mantenute e ideali per veicoli a quattro ruote motrici, permettendo ai visitatori di muoversi agevolmente all’interno di questa oasi.
Questa varietà di paesaggi, unita alla ricca biodiversità, rende il parco una delle destinazioni più affascinanti per gli amanti della natura e della fauna selvatica in Namibia.
La fauna del parco: mammiferi e avvistamenti di animali
L’Etosha National Park ospita una straordinaria biodiversità, con 114 specie di mammiferi, tra cui elefanti, rinoceronti bianchi e neri, leoni, leopardi, giraffe, zebre e varie specie di antilopi come springbok, orici e kudu. Il parco è noto per essere uno dei migliori luoghi per intercettare gli animali, specialmente nelle aree intorno alle bacini d’acqua dove gli animali si radunano per abbeverarsi durante i periodi di siccità. Sebbene il parco non ospiti i bufali, è possibile osservare altre specie animali come i ghepardi, le iene e persino i fenicotteri.
Le pozze d’acqua: il momento migliore per osservare gli animali
Per chi desidera osservare gli animali da vicino, le pozze d’acqua rappresentano il miglior punto di osservazione. La pozza di Okaukuejo, situata vicino a uno dei principali lodge, è particolarmente apprezzata per gli avvistamenti di rinoceronti e leoni dopo il tramonto. Durante il periodo di siccità, la fauna si raduna qui, offrendo uno spettacolo unico e affascinante.
Come accedere e spostarsi nel parco
L’ingresso al parco è possibile da quattro porte principali: Anderson’s Gate, Von Lindequist Gate, Galton Gate e King Nehale Lya Mpingana Gate. Per entrare è necessario acquistare un permesso giornaliero che supporta la conservazione e il mantenimento del parco stesso. Il momento migliore per vedere gli animali è tra maggio e ottobre, quando le piogge sono scarse e la fauna si concentra nelle aree vicino alle pozze d’acqua.
Dormire nel parco e strutture disponibili
Dormire nel parco è possibile grazie alle strutture presenti all’interno del parco: Dolomite Resort, Halali Resort, Okaukueio Resort, Namutoni Resort e i più recenti Olifantsrus e Onkoshi Resort, che offrono servizi confortevoli e punti di osservazione ideali. Queste strutture sono gestite direttamente dal parco. Sono perfette per vivere a pieno la natura, tuttavia non sono adatte per coloro che amano il lusso. Soggiornare nel parco consente ai visitatori di partire all’alba e di vivere appieno la magia di questa grande riserva naturale fino al tramonto; per contro, coloro che dormono fuori dal parco devo attendere gli orari di apertura per entrarvi e uscire categoricamente prima del tramonto.
Al di fuori del parco vi sono moltissime strutture, tra cui:
Safari nel parco nazionale
Fare safari in questa oasi naturale è un’esperienza irripetibile, grazie alla varietà di paesaggi e alla straordinaria biodiversità che caratterizzano questa vasta riserva. Questa esperienza permette di esplorare habitat unici e di osservare numerose specie di animali selvatici nel loro ambiente naturale, facendo di questo parco una delle destinazioni più ambite per chi ama la natura.
Esplorazioni diurne
Nei momenti di siccità, i laghetti d’acqua artificiali e naturali sparse in tutto il parco diventano luoghi privilegiati per avvistare gli animali. Molte specie si radunano qui per abbeverarsi, offrendo spettacolari opportunità fotografiche. In questo momento della giornata potrai trovare animali come elefanti, rinoceronti neri, leoni e giraffe, che si riuniscono in prossimità dell’acqua soprattutto nelle ore mattutine. La visibilità eccellente delle pozze rende possibile vedere gli animali da vicino senza disturbare il loro comportamento naturale.
Esplorazioni notturne
I safari notturni, organizzati dai lodge interni al parco, rappresentano l’unica possibilità per esplorare il parco dopo il tramonto. Con guide esperte e veicoli attrezzati per le esplorazioni notturne, i visitatori possono scoprire il lato nascosto della vita selvatica notturna, avvistando predatori come le iene in attività, oltre a creature più elusive come il leopardo. Questa esperienza è unica e offre uno sguardo autentico e intimo sulla vita del parco.
Self-drive safari: libertà di esplorazione
Grazie alla vasta rete di strade sterrate ben mantenute, il self-drive è un’opzione molto apprezzata dai visitatori. Le oltre 3.500 km di strade che collegano i laghetti e i punti panoramici consentono ai viaggiatori di esplorare il parco in autonomia, avvicinandosi alle aree più remote e avendo la libertà di fermarsi per osservare la fauna in tranquillità. Tuttavia, è consigliato dotarsi di veicoli a quattro ruote motrici per muoversi agevolmente lungo i percorsi non asfaltati e assicurarsi un viaggio confortevole e sicuro.
La stagione migliore per il safari
Il periodo tra maggio a ottobre è il migliore per esplorare il parco. In questo periodo, la scarsità d’acqua nelle pianure circostanti spinge gli animali a concentrarsi attorno alle pozze, facilitando gli avvistamenti. Durante la stagione delle piogge, invece, l’acqua è abbondante e distribuita in tutto il parco, rendendo l’avvistamento degli animali più difficoltoso, ma regalando paesaggi verdeggianti e un afflusso di uccelli migratori, tra cui i fenicotteri.
Consigli per organizzare un safari all’Etosha National Park
Per godere appieno di un safari all’Etosha National Park, è consigliabile prenotare in anticipo e scegliere la tipologia di esperienza che meglio risponde alle proprie aspettative. Mokoro propone tour organizzati in Namibia che includono safari all’Etosha, con itinerari pensati per immergersi nel cuore della natura africana. Con la nostra esperienza, ogni viaggio diventa un’opportunità di scoperta: dalle albe silenziose nei pressi delle pozze d’acqua ai tramonti che accendono la savana, i nostri tour ti permettono di vivere l’essenza più autentica di questo parco straordinario.
Affidandoti a Mokoro, potrai partire senza pensieri, accompagnato da guide esperte che conoscono ogni angolo dell’Etosha e che renderanno ogni giornata un viaggio emozionante alla scoperta della fauna selvatica e dei paesaggi unici della Namibia.
L’Etosha National Park è un’esperienza da non perdere
Questo affascinante parco offre l’opportunità di scoprire gli animali selvatici nel loro habitat naturale, in uno dei luoghi più affascinanti del nord della Namibia. La capitale Windhoek è il punto di partenza ideale per raggiungere questa destinazione nella Namibia settentrionale. Con i suoi paesaggi unici, la straordinaria biodiversità e i molteplici animali presenti, l’Etosha National Park è una delle esperienze più suggestive che un viaggiatore possa vivere, ideale sia per avventurieri esperti sia per chi è alla ricerca di un primo contatto con la natura selvaggia.