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Scopriamo il ghepardo: il mammifero più veloce del pianeta

Scopri il ghepardo, il mammifero più veloce del pianeta, capace di raggiungere i 112 km/h. Dalle sue vocalizzazioni particolari alle tecniche di caccia, il ghepardo rivela una serie di segreti che lo rendono uno dei mammiferi più affascinanti.

Il ghepardo, mammifero carnivoro noto anche come Acinonyx jubatus, è l’animale terrestre più veloce e uno dei predatori più affascinanti del regno animale e, come il leone, appartiene alla famiglia dei felidi. Spesso confuso con il leopardo, questo felino si distingue per il suo corpo snello, le zampe lunghe e l’incredibile capacità di accelerazione. Il ghepardo presenta caratteristiche uniche che lo rendono un predatore altamente specializzato nella caccia alla preda in ambienti aperti come la savana. L’altezza al garrese del ghepardo varia generalmente tra 70 e 90 cm,  mentre la sua lunghezza è dicirca 100-150 cm (escludendo la coda), con quest’ultima che può misurare tra 60 e 80 cm. Il suo peso varia tra 35 e 65 kg, a seconda dell’individuo e della sua età.

L’incredibile velocità del ghepardo

Il ghepardo è un animale dotato di una struttura fisica adatta a raggiungere velocità straordinarie. È infatti in grado di raggiungere un record cronometrato di velocità fino a 112 km/h, rendendolo il mammifero terrestre più veloce. La sua colonna vertebrale è estremamente flessibile, permettendo al corpo del ghepardo di allungarsi durante la corsa e compiere una falcata che può superare i 7 metri.

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Lo stile di caccia del ghepardo

A differenza di altri grandi felini, come leoni e leopardi, il ghepardo caccia principalmente di giorno, utilizzando la sua vista acuta per individuare le prede.

Il ghepardo preferisce cacciare durante le ore più fresche, spesso all’alba o al tramonto, ma non è raro avvistarlo anche durante le ore più calde della giornata. La sua tecnica di caccia è basata sull’inseguimento fulmineo della preda. Una volta individuata, parte con un’accelerazione incredibile, capace di raggiungere i 100 km/h in pochi secondi. Durante la corsa, la lunga coda del ghepardo funge da timone, garantendo equilibrio e stabilità anche nei cambi di direzione più rapidi.

Generalmente il ghepardo caccia prede di piccola e media taglia, come la gazzella di Thomson, antilopi e zebre. Durante l’inseguimento, il ghepardo si avvicina alla preda in modo furtivo e, una volta abbastanza vicino, scatena il suo sprint finale, riuscendo a bloccarla con un morso alla gola.

L’importanza degli artigli non retrattili

Una delle caratteristiche più sorprendenti del ghepardo è la presenza di artigli non retrattili, una particolarità che lo distingue dagli altri grandi felini. Questi artigli forniscono una presa più salda sul terreno durante la corsa, consentendo al ghepardo di mantenere un’ottima stabilità anche ad altissime velocità. Le zampe sono lunghe e sottili, e ciascuna delle quali presenta un artiglio che garantisce una presa ottimale durante gli inseguimenti.

Come comunica il ghepardo?

La comunicazione del ghepardo è ricca e varia, rispecchiando le sue esigenze sociali e ambientali, e avviene attraverso vari suoni e comportamenti. Tra le vocalizzazioni più comuni troviamo i fischi, utilizzati per riconoscersi e chiamarsi, le fusa emesse quando è rilassato, e miagolii o cinguettii per richiamare i cuccioli. Grida acute possono segnalare la presenza di predatori. A livello sociale, le femmine usano i fischi per coordinarsi con i cuccioli e altre femmine, creando una sorta di “chiave identificativa sonora” per riconoscersi. Questi suoni sono fondamentali per la sua sopravvivenza nella savana.

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Il ghepardo e la competizione con altri predatori

Nella savana africana, il ghepardo si trova spesso in competizione con gli altri predatori, come iene e leoni. A differenza di questi ultimi, però, il ghepardo preferisce evitare lo scontro diretto, poiché la sua struttura fisica è più fragile. Questa competizione rappresenta un grande rischio, poiché i ghepardi spesso perdono la preda conquistata a causa dell’intervento di predatori più forti.

La vita del ghepardo: crescita e riproduzione

I giovani di ghepardo restano con la madre fino a circa 16-24 mesi, periodo durante il quale imparano le tecniche di caccia e di sopravvivenza. I cuccioli vengono nascosti dalla madre in tane sicure fino a quando non sono in grado di badare a se stessi. Durante la crescita, sviluppano la velocità e la coordinazione necessarie per diventare efficaci cacciatori.

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Il ghepardo è in via di estinzione?

Purtroppo, oggi il ghepardo è una specie a rischio di estinzione. La perdita di habitat, il bracconaggio e la competizione con altri predatori minacciano la sopravvivenza di questo magnifico mammifero. Organizzazioni come il Cheetah Conservation Fund sono impegnate nella conservation e nella protezione di questi felini, cercando di garantire la loro reintroduzione in natura.

In Namibia, ad esempio, esistono programmi di conservazione dedicati alla salvaguardia dei ghepardi e alla sensibilizzazione sulla loro importanza all’interno dell’ecosistema.

Dove avvistare il ghepardo in Africa?

Il ghepardo, il felino più veloce al mondo, è un’apparizione sfuggente e affascinante nelle savane africane. Per ammirarne l’eleganza e la potenza in natura, bisogna recarsi in alcune delle aree più selvagge del continente, tra cui: 

Tanzania 

La Ngorongoro Conservation Area, in particolare le grandi pianure di Ndutu e Kakessio, e il parco Serengeti sono veri e propri santuari per i ghepardi, la cui popolazione stimata è di 569-1.007 individui. Le vaste pianure del Serengeti, con le loro migrazioni annuali, offrono un palcoscenico epico per osservare questi felini cacciare. Il Cratere di Ngorongoro, invece, è un anfiteatro naturale che ospita una densità di fauna selvatica incredibile, inclusi i ghepardi.

Kenya

La Riserva Nazionale di Masai Mara è un altro gioiello africano per gli amanti dei ghepardi. Conosciuta per i suoi spettacolari paesaggi e la grande varietà di animali, la Masai Mara offre numerose opportunità per avvistare questi felini in azione. Popolazione che varia tra 710 e 793 individui.

Namibia

Questo paese dell’Africa meridionale è un vero e proprio paradiso per i ghepardi. Ospita circa un quarto della popolazione mondiale di questi felini, rendendolo una destinazione imperdibile per gli appassionati.

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Botswana

Anche il Botswana vanta una ricca popolazione di ghepardi, con stime che indicano circa 2.000 individui.  Le vaste savane e le pianure alluvionali offrono un habitat ideale per questi predatori, che qui possono cacciare gazzelle e altri ungulati. 

Sud Africa 

Nelle province di Limpopo e Mpumalanga, e nel famoso Parco Nazionale Kruger, si possono avvistare ghepardi in diversi habitat, dalle savane aperte alle aree boscose.

Lo sapevi che…

Il ghepardo fa le fusa?

Sì, il ghepardo è in grado di fare le fusa, anche se il suono emesso è diverso rispetto a quello del gatto domestico. Le fusa del ghepardo sono meno intense e più sorde, con una frequenza inferiore rispetto a quelle dei comuni gatti. Questo suono viene utilizzato come parte della comunicazione tra questi felini, in modo simile a come accade per altre specie come il puma e l’ocelot. Il ghepardo produce le fusa grazie alla rapida contrazione del diaframma e della laringe, permettendo l’emissione del suono durante l’espirazione. Oltre alle fusa, i ghepardi comunicano attraverso una serie di altri suoni, come miagolii e cinguettii, che contribuiscono a rendere la loro gamma vocale sorprendentemente ricca.

Il ghepardo beve pochissimo?

Questo felino ha bisogno di bere solo una volta ogni 3-4 giorni, adattandosi così a condizioni di vita in cui l’acqua può essere scarsa.

Le linee nere sul muso del ghepardo hanno una funzione sorprendente?

Una caratteristica distintiva del ghepardo sono le linee nere che si estendono dagli angoli degli occhi fino ai lati del muso. Queste “lacrime” hanno una funzione pratica fondamentale: assorbendo i raggi solari, riducono il riverbero e migliorano la vista del ghepardo durante la caccia, soprattutto nelle ore più calde. In pratica, queste bande scure fungono da una sorta di “visiera naturale”, limitando la quantità di luce che entra direttamente nell’occhio e riducendo così l’abbagliamento. Questo adattamento visivo, insieme alla sua straordinaria velocità, fa del ghepardo un cacciatore eccezionale, in grado di individuare e inseguire le sue prede anche nelle condizioni di luce più intense.

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Le macchie del ghepardo sono la sua “impronta digitale”?

Ogni ghepardo possiede un pattern unico di macchie, simile a una impronta digitale. Questo permette agli individui di riconoscersi a vicenda, facilitando le interazioni sociali e la comunicazione all’interno del gruppo. È come se avessero un codice a barre naturale che li distingue gli uni dagli altri! 

Il ghepardo in natura vive fino a 10 anni?

In natura, la vita media di un ghepardo si aggira tra gli 8 e i 10 anni. Questo lasso di tempo relativamente breve è influenzato da numerosi fattori, tra cui la competizione per il cibo, le malattie e i predatori. In cattività, al contrario, i ghepardi possono vivere fino a 20 anni. Questa notevole differenza è dovuta alle migliori condizioni di vita offerte negli zoo e nei santuari, come l’accesso a cure veterinarie di alta qualità, una dieta bilanciata e l’assenza di minacce naturali.

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Il ghepardo è uno dei mammiferi più affascinanti, un felino in grado di incantare chiunque abbia la fortuna di osservarlo nella sua corsa elegante e fulminea. Tuttavia, la sua sopravvivenza è sempre più minacciata, e l’impegno per la sua conservazione è essenziale per preservare l’equilibrio degli ecosistemi africani.